Battesimo

Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1213).

Lo si chiama Battesimo dal rito principale con il quale è compiuto: battezzare (baptizein in greco) significa “tuffare”, “immergere”; la “immersione” nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui, quale “nuova creatura” (2 Cor 5,17; Gal 6,15).


Questo sacramento è anche chiamato il “lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo” (Tt 3,5), poiché significa e realizza quella nascita dall'acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno “può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).

Poiché nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, “la luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9), il battezzato è divenuto “figlio della luce” e “luce” egli stesso (Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1214, 1215, 1216).


In questa parrocchia, salvo comprovate esigenze della famiglia, il Parroco somministra il Sacramento del Battesimo la terza domenica del mese. Per accedere al Sacramento la famiglia del battezzando deve frequentare un breve corso di due incontri, generalmente svolti di martedì dalle ore 21:00 alle ore 22:00.  Contattare sempre con sufficiente anticipo l'Ufficio Parrocchiale per concordare il Sacramento del Battesimo.

Secondo la primitiva tradizione della Chiesa, per ammettere un adulto al Battesimo si richiede un padrino, scelto in seno alla comunità cristiana. Egli aiuterà il battezzando almeno nell'ultima fase di preparazione al sacramento, e dopo il Battesimo lo sosterrà perché perseveri nella fede e nella vita cristiana.


Anche nel Battesimo dei bambini si richiede il padrino: egli amplia, in senso spirituale, la famiglia del battezzando e rappresenta la Chiesa nel suo compito di madre. Se è necessario, collaborerà con i genitori perché il bambino giunga alla professione personale della fede e la esprima nella realtà della vita.


Il padrino deve intervenire almeno negli ultimi riti del catecumenato e nella celebrazione del Battesimo, sia per essere garante della fede di un battezzando adulto, sia per professare, insieme con i genitori, la fede della Chiesa, fede nella quale il bambino è battezzato.


Il padrino viene scelto o dal catecumeno stesso o dalla famiglia del bambino. Il pastore d'anime si renderà conto se abbia i requisiti necessari per compiere gli atti liturgici che gli sono propri, se cioè: a) abbia la maturità sufficiente per compiere questo ufficio; b) abbia ricevuto i tre sacramenti dell'iniziazione cristiana: Battesimo, Confermazione, Eucaristia; c) appartenga alla Chiesa cattolica, e non sia impedito, a norma del diritto, di compiere il suo ufficio.


Il Padrino non è una figura obbligatoria, se i genitori garantiscono già la trasmissione della fede.